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martedì 20 aprile 2021

 13 Aprile - Gli eccidi in Casentino


L'eccidio è una sorta di strage di massa che spesso finisce con un grande numero di vittime. Questa strage di persone di solito veniva compiuta con estrema violenza. Un grande eccidio in Italia è stato sicuramente quello di Sant’Anna di Stazzema avvenuto il 12 agosto 1944.



Molti anche gli eccidi avvenuti in Casentino, tra questi ricordiamo:

Eccidio di Vallucciole: è stata una strage nazifascista compiuta il 13 aprile 1944 nell'omonima frazione di Stia in provincia d’Arezzo. Con un bilancio finale di 109 vittime è una delle stragi nazifasciste più gravi avvenute sul territorio italiano durante la seconda guerra mondiale.


Eccidio di Partina e Moscaio: le due stragi furono perpetrate dalla divisione Hermann Goering, responsabile dei maggiori massacri nell'appennino tosco emiliano durante la seconda guerra mondiale nella primavera di 67 anni fa. I fatti risalgono al 13 giugno del 1944 quando una truppa entrò a Partina ammazzando 30 persone. Nel frattempo i tedeschi avevano messo in atto un rastrellamento (organizzazione per catturare delle persone) anche al Moscaio e qui uccisero 8 uomini.



Eccidio di Montemignaio: questo avvenne il 16 luglio 1944. Quattro persone durante questa strage si rifugiarono nelle grotte di Liconia, vennero però presto scoperte da un soldato e quindi uccise con raffiche di mitragliatrici. A queste si aggiunse un altro uomo gravemente ferito che morì il giorno dopo. I corpi vennero ritrovati solamente il giorno seguente.




Eccidio di Moggiona: il 26 agosto del 1944 una truppa di soldati arrivò a Moggiona per far sfollare i paesani. Le truppe presero molte persone e le fecero camminare fino a Santa Sofia, in Emilia Romagna. Molte persone riuscirono a fuggire comunque nei boschi. Altre persone rimasero (con consenso) nel paese per svolgere varie mansioni. I morti furono in totale dodici.






Manuel Parachini, Luca Fabbri, Filippo Meloni, Cristian Vilardi e Niccolò Ottaviani 
con la Prof.ssa Rosa Vetta